Le opere di Giacomo Puccini sono riccamente documentate nell’Archivio Ricordi: dagli autografi di tutte le opere (ad eccezione de La Rondine), a tutti i libretti, bozzetti e figurini per le prime de La bohème, Tosca, Manon Lescaut, Madama Butterfly e Turandot. Notevoli sono ad esempio i bellissimi acquerelli di Adolf Hohenstein, a suo tempo direttore artistico di Ricordi, per la prima de La bohème (nel 1896 a Torino, sotto la direzione di Toscanini): da Rodolfo e Mimì, fino all’ultima contadina del coro o al gendarme fra le comparse, sono eseguiti con tanta amorosa cura per il dettaglio, da poter essere considerati rappresentativi non solo della qualità della produzione operistica, ma anche della moda e della pittura ad acquerello dell’epoca. Lo stesso vale per i disegni di Metlicovitz e Hohenstein per Tosca (1900), l’opera che fu definita da Mosco Carner “l’araldo del moderno teatro musicale”. A completamento di una tale ricchezza iconografica, si aggiunge una consistente raccolta di fotografie, rassegne stampa nonché la corrispondenza intercorsa tra Puccini, Giulio e Tito II.
Un caso particolarmente interessante è quello dell’opera La fanciulla del West, rappresentata per la prima volta il 10 dicembre 1910 a New York. Anche in questo caso in Archivio è disponibile il materiale completo. In primo luogo si tratta ancora una volta della partitura autografa e di tutte le edizioni stampate. Sono conservate inoltre anche diverse edizioni del libretto con l’aggiunta di caratterizzazioni dei personaggi, appunti a mano sul successo dell’opera in occasione della prima, uno stralcio di giornale che riferisce di una replica a Chicago il 27 dicembre 1910. Ci sono versioni in inglese, olandese, francese, e diverse versioni dell’edizione tedesca di Alfred Brüggemann. Un esemplare della partitura a stampa contiene le modifiche apposte da Puccini e Toscanini durante le prove per il debutto dell’opera.
Per quanto riguarda la realizzazione di scene e costumi, Ricordi si attiene alla versione teatrale che ha ispirato la composizione dell’opera: The Girl of the Golden West di David Belasco, in scena a New York nel 1905. Esistono numerose foto di tale rappresentazione che, confrontate con quelle della prima dell’opera, rivelano come la concezione di quest’ultima fosse fortemente influenzata dalla scenografia della versione teatrale. L’Archivio dispone inoltre di una vasta raccolta di recensioni de La fanciulla del West, che comprende anche le tournée all’estero.